I Vinili che ogni audiofilo deve possedere (secondo noi) – Settima parte

A pochi giorni da Natale, se siete ancora alla ricerca del regalo perfetto per un amico audiofilo (o per voi!), ecco una nuova puntata della nostra rubrica sul vinili che ogni audiofilo dovrebbe possedere.

My Bloody Valentine – Loveless

My bloody valentine loveless

Un lavoro che ha definito il genere shoegaze: i My Bloody Valentine hanno registrato il loro secondo album lungo il corso di due anni, in quasi 20 studi di registrazione e con numerosi ingegneri del suono. Dire che il cantante e primo chitarrista Kevin Shields fosse alla ricerca di un suono particolare vorrebbe dire usare un eufemismo. Durante la registrazione dell’album se ne videro di tutti i colori e spesso le relazioni fra i membri della band e la produzione, fra i membri stessi e così via arrivarono sul punto di rottura, ma alla fine un album non intaccato dal tempo, il migliore di un’era musicale, riuscì a trovare il modo di venire al mondo nonostante tutti i contrasti.

Neil Young – Harvest

Neil Young - Harvest

James Taylor, Graham Nash, Linda Ronstadt, Stephen Stills, David Crosby: quella che potrebbe essere facilmente la line up di un concerto nella hall of fame della musica, è invece la lista delle collaborazioni per le linee vocali del quarto album in studio di Neil Young. Harvest include canzoni come Old Man e Heart of Gold ed è posizionato da Rolling Stones al settantottesimo posto nella classifica dei migliori album di tutti i tempi.
Il vinile originale uscì con un bellissimo libretto dei testi e una copertina morbida che si aggiungeva alla sensazione di artigianalità della musica di Young.
Se potete mettere le mani sull’LP originale buon per voi, ma in alternativa ci sono molte ristampe che si sono guadagnate le lodi dei critici fan di Young negli anni più recenti.
Qualunque ristampa finiate per comprare, potrete essere soddisfatti dal sapere che siete in possesso di un album che contribuì alla definizione della musica statunitense. Ironicamente, per farlo fu necessario un musicista canadese.

Neutral Milk Hotel – In an Areoplane Over the Sea

Neutral Milk Hotel - In an Areoplane Over the Sea

Ci sono album leggendari e album pieni di leggenda. Il secondo e ultimo album pubblicato dal gruppo indie rock guidato da Jeff Mangum, Neutral Milk Hotel, appartiene a una specie eccezionalmente rara di album che con scioltezza si pone a cavallo di entrambe le categorie. Il sognante suono da fin-de-siecle (organo, fisarmonica, ottoni e fiati) e l’opera d’arte che accompagna l’album da sola fornisce un fertile terreno di coltura per una certa mistica, ma il nebuloso legame con Anna Frank, il cui diario, stando a quel che si dice, servì come un catalizzatore emozionale per Mangum, aiuta a dare a quest’album lo status di cult. Considerato da molti come uno dei più grandi album indie rock di tutti i tempi, In an Aeroplane Over the Sea continua a posizionarsi tra i vinili più venduti anno dopo anno, a dispetto del fatto di essere stato pubblicato oltre 14 anni fa. Potreste essere tentati di scrollare le spalle pensando che si tratti solo di nostalgia indie … ma non fatelo. La musica ha la perfezione lo – fi tipica dell’indie, gli artwork dell’album sono grandiosi e belli, ma più che ogni altra cosa c’è un’immateriale solennità e una forza in questo album che lo rendono un must – have della storia del rock per ogni vero appassionato di musica.

Panda Bear – Tom Boy

Panda Bear - Tom Boy

Uno dei più accessibili degli album degli Animal Collective pubblicati finora, Panda Bear (Noah Lennox) creò Tomboy poco dopo il diffuso apprezzamento ricevuto da Merriweather Post Pavillonas, un seguito da solista al suo album Person Pitch, che aveva ricevuto molte lodi. Nonostante il fatto che avesse un suono molto differente rispetto a quello che la maggior parte dei fan si sarebbe aspettato dalla pubblicazione, fino ad oggi è uno degli album più orecchiabili scritto dal non convenzionale gruppo di artisti. L’edizione limitata del vinile di Tomboy è un set di 4 LP, che include l’intero album in due dischi con i mix del singolo Tomboy, molti pezzi inediti strumentali, a cappella, fino al singolo The Preakness e un art book di 16 pagine. Inoltre, giusto per farvi dei sentire dei filantropi, tutti i ricavi dell’edizione limitata dell’LP vanno alla America Cancer Society, come se avessimo bisogno di una ragione in più per amare Panda Bear.

Paul Simon – Graceland

Paul Simon - Graceland

Venendo fuori da un punto molto basso della sua carriera, Paul Simon ricevette da un amico musicista una cassetta che conteneva la musica dei Boyoyo Boys, una band di musicisti sudafricani.
Come succede spesso per le esplosioni di creatività, i suoni del nastro produssero un flusso di nuove idee per Simon, che cominciò rapidamente a lavorare per integrare elementi di musica Zulu e pop occidentale in un album che accennava sia al rock and roll anni Cinquanta sia a qualcosa di completamente nuovo … qualcosa di davvero incredibile.

E se volete (ri)-leggere qualcosa in queste Feste, al

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