Le misure acustiche, la certezza delle medesime e la loro affidabilità fanno da sempre parte delle nostre discussioni, con tutti gli estremi del caso: da chi sostiene che quello che non si misura non si sente fino all’estremo opposto di chi si fida solo del proprio orecchio, anche contro le evidenze.
Juergen Reis, capo ingegnere di MBL, ne parla in una intervista, che per la verità è un collage di interventi, su Audiostream. l’articolo, che parte proprio dalle esperienze personali del progettista tedesco, è una specie di slalom fra l’olio di squalo e l’ossessione assoluta per la misura. Il punto focale, al di là delle lunghe dissertazioni, sembra essere uno: l’esperienza, soprattutto quella diretta, ha una certa importanza, purché sia supportata dalla scienza.
In altre parole, spesso la linea di demarcazione fra quantità e qualità misurabili e snake oil passa anche dal modo in cui si fanno le misure acustiche. In effetti, niente di troppo nuovo: chiunque abbia passato un po’ di tempo ad ascoltare, misurare e poi ascoltare di nuovo sa perfettamente che ogni singolo componente del nostro impianto cambia comportamento anche in funzione di quelli che lo circondano: ogni configurazione, ogni impianto, “suona” differente perché, in fondo, ogni elemento è differente. E per poter misurare come suona la nostra configurazione, l’unico modo sarebbe quello di effettuare le prove su di essa e in un contesto più realistico possibile, cioè durante l’ascolto.
Misure acustiche affidabili al 100%? Missione impossibile
Anche in questo caso, le parole dell’ingegnere capo di MBL non fanno altro che ribadire un concetto molto semplice per chiunque conosca le grandezze fisiche: la misura perfetta è impossibile, anche (ma non solo) perché gli strumenti stessi non lo sono.
Quindi, in qualche misura, bisogna affidarsi anche al proprio orecchio, alla propria sensibilità e alle sensazioni (il che assume una velatura comica considerando che a dirlo è il leader di un’azienda tradizionalmente piuttosto “rigida”, anche nel suono). Naturalmente senza dimenticare che in ogni caso la fisica è sempre lì, a governare il nostro universo, anche dove non è completamente misurabile.
Dunque, non esiste magia, non esiste olio di squalo, non ci sono soluzioni misteriose: tuttavia, a volte, le misure non sono sufficienti. O, più semplicemente, non ci dicono tutto quello che ci serve sapere.