Dopo più un secolo di onorato servizio, il jack da 3,5 mm, il collegamento audio per antonomasia, potrebbe essere abbandonato a favore della “rivoluzione” digitale.
Sembra infatti (alcune fonti la danno per notizia certa) che Apple intenda produrre per il futuro dispositivi privi del connettore jack da 3.5 mm, sostituito dal connettore Lightning all-in-one di cui la casa di Cupertino ha dotato i suoi apparecchi a partire dal 2012.
Alla base di questa scelta ci sono almeno due motivi, entrambi piuttosto tipici della mela morsicata: il connettore jack da 3,5 mm infatti sembrerebbe essere uno dei maggiori ostacoli all’ulteriore assottigliamento dei prodotti Apple. Inoltre, come ben sanno gli appassionati di tecnologia, è praticamente l’ultimo standard che questi dispositivi adottano, in un mare di scelte e soluzioni proprietarie.
La prima conseguenza di questa politica sarà la messa in commercio di un nuovo modello di cuffie EarPods, che presenteranno probabilmente un connettore Lightning e un convertitore digitale-analogico.
Un adattatore di questo tipo potrebbe essere un accessorio – ponte, che consenta cioè a chi acquisterà un nuovo dispositivo Apple di continuare ad utilizzare per un periodo le cuffie analogiche. Una scelta peculiare: da un lato si sostituisce un accettabile DAC interno con un dispositivo di qualità ignota, e poi dov’è la logica nel rendere più leggero e più sottile un apparecchio riempendo le tasche dei proprietari con un accessorio in più?
Naturalmente, l’abbandono del jack avrebbe gravi conseguenze sull’industria degli accessori: tutti gli attuali produttori di impianti e di strumenti audio dovrebbero costringersi alla produzione di nuovi connettori, rincorrendo la casa di Cupertino che ha come unico obiettivo stravolgere gli standard attuali a proprio vantaggio. Peraltro in un momento in cui il dominio del mercato del biennio 2007 / 2009 è solo un lontano ricordo.
Insomma, dopo aver superato indenne tutto il ventesimo secolo, il connettore jack, che pur con tutte le sue debolezze è rimasto quasi immutato da quando è stato introdotto come telephone exchange operator plug nel 1878, rischia di essere messo in pensione in nome di un discutibile processo innovativo di Apple.
Le cose potrebbero cambiare per sempre con l’uscita dell’iPhone 7 e sarà, come già annunciato, accompagnata dalla messa in commercio di nuove cuffie wireless Bluetooth che Apple sta già sviluppando a partire dalle tecnologie Beats, acquisita qualche anno fa e tristemente nota. Si tratterà di auricolari indipendenti in grado di ricaricarsi nella propria stessa custodia, che sarà dotata di un caricabatterie incorporato.
Fatta la dovuta cronaca, passiamo alle considerazioni di tipo tecnico: conosciamo le problematiche legate alla trasmissione attraverso streaming digitale, che ne impoverisce la dinamica, già messa a dura prova dalla filiera di registrazione e produzione digitale.
Insomma, un tentativo di forzare il mercato che si potrebbe trasformare in un clamoroso autogol per la casa di Cupertino che forse, per una volta, sta rischiando di fare il passo più lungo della gamba.
Certo, oggi non mancano soluzioni per collegare dispositivi digitali ad impianti audio conservando una qualità accettabile, ma il jack da da 3,5 mm è un passaggio praticamente obbligato verso l’amore per la musica almeno dalla nascita del walkman…