Terzo appuntamento con la raccolta dei vinili che non possono assolutamente mancare nella collezione di ogni amante della musica. Non perdetevi la lettura!
Terzo appuntamento con i dischi indispensabili per la collezione di ogni buon audiofilo, fra grandi classici, musica elettronica e autentici capolavori: Buona lettura!
1 – Daft Punk – Random Access Memories
Entrare nel territorio dei Daft Punk significa ritrovarsi in un mondo parallelo in cui uomini e robot (alieni?) interagiscono finemente come compagni di stanza dell’universo musicale. Messo insieme nel corso di cinque anni, il quarto album del duo francese rende omaggio ai tardi anni Settanta e alla scena musicale di L.A. dei primi anni Ottanta. Prodotti in maniera atroce, musicisti come Nile Rodgers, Giorgio Moroder, Panda Bear, Julian Casablancas, Todd Edwards e Pharrel si unirono al progetto da tutto il mondo per suonare dal vivo le parti strumentali di ogni loro partitura – un approccio distintamente umano/analogico alla musica elettronica, che contribuì a creare una dei sound più incredibili per un LP del decennio scorso.
2 – Darkside – Psychic
Quando due artisti di successo uniscono le forze per creare un supergruppo, di solito il risultato si posiziona agli estremi dello spettro delle possibilità: è fantastico o disastroso. Fortunatamente per Dave Harrington e Nicolas Jaar, l’estremità a cui giunsero fu quella buona, davvero buona in effetti. Il primo e ultimo album (entrambi recentemente hanno dichiarato l’album il termine del progetto)fu una mescolanza perfetta di talenti e ingredienti creativi. Le parti strumentali di Harrington, scure e meditabonde, danno un carattere notturno allo stile delicato e spesso pieno di atmosfera di Jaar. Sul vinile il risultate è un’esperienza coinvolgente che amplifica i sensi e rallenta lo scorrere del tempo mentre tracce come Golden Arrow e Paper Trails colgono nel segno a ogni beat. Darkside è un raro momento di perfetta alchimia tra due artisti eccezionali.
3 – David Bowie – Ziggy Stardust
Il quinto album di David Bowie registrato in studio, incentrato sul personaggio fittizio della rockstar Ziggy Stardust, fu l’occasione in cui Bowie spinse i limiti della sua filosofia Glam Rock verso nuovi mondi, alla lettera. Quest’album è un classico che sembra registrato su nastro, pieno di una saggezza apocalittica che richiede quel tipo di attenzione e di rispetto che l’esperienza dell’ascolto di un vinile crea negli ascoltatori.
4 – Dire Straits – Love Over Gold
Se si decide di passare del tempo sui forum degli audiofili si scoprirà che i Dire Straits spuntano fuori continuamente quando si parla di band i cui album suonano magnificamente in vinile. Non sempre internet è degna di fiducia, ma in questo caso è vero. Una copia di Love Over Gold in vinile, preferibilmente in ristampa giapponese, è il top.
5 – Dj Shadow – … Entroducing
L’album di debutto di Dj Shadow è famoso per essere composto quasi interamente di demo… qualcosa che, nell’era di Girl Talk, potrebbe non sembrare così sconvolgente, almeno fino a che non si realizza che il contenuto del disco deriva da centinaia di vinili che Dj Shadow si è procurato durante le sue numerose spedizioni nei negozi di dischi (la copertina dell’album!). Prodotto in maniera minimale ma sapiente nel corso di due anni, questo album contiene l’hip hop sperimentale, cupo, pesantemente jazz che viene dal vinile e che torna al vinile.