I venticinque album meglio prodotti della storia. Una lista ragionata – 4

La quarta parte della lista di album meglio prodotti della storia

Arrivati in fondo a questa curiosa carrellata, fra album celebri e perle meno sconosciute, ecco l’ultima serie di album la cui produzione è destinata a lasciarci a bocca aperta ancora per anni.

endtrod

DJ Shadow – Endtroducing: Una gemma trip hop pionieristica, il capolavoro di DJ Shadow è uno stupefacente trip acustico. Pubblicato nel 1996, finì con il diventare l’istantanea definitiva di quell’era della dance musica britannica: i suoi suoni scuri e ombrosi costituiscono l’attrazione principale, più delle melodie.

ill
Beastie Boys – Licensed To Ill: Mentre lavorava contemporaneamente su ‘Reign in Blood’ degli Slayer, Rick Rubin portò il suo ingombrante amore per le chitarre nel significativo debutto dei Beastie Boys, dimostrandosi il complice perfetto quando il trio cercò di mettere in atto la propria personale visione crossover del pop – rock. C’è una ragione per cui è necessario ascoltare quest’album a un volume quasi assordante, e questa ragione è Rick Rubin.
burial

Burial – Untrue : Riflettendo il freddo suono metallico dell’alienazione urbana, Untrue rese Burial una superstar – o avrebbe voluto, se il misterioso beat maker non avesse tenuto segreta la propria identità fino a tempi recenti. Pieno di eleganti suoni post – dubstep, tracce come ‘Arcangel’ mostrarono alla moderna dance britannica un lato affettivo che fu in grado di ispirare il ventesimo secolo e si ribellò allo stereotipo che faceva dell’elettronica una musica senz’anima.

legend
Bob Marley – Legend: Una retrospettiva postuma che contiene le più grandi hit di Bob Marley, Legend si fece conoscere come uno dei migliori lavori che sarebbero stati prodotti dalla Black Ark, lo studio casalingo di Lee Scratch Perry. A dispetto del fatto che usasse tecnologie relativamente semplici, Perry seppe tirar fuori un calore e un coinvolgimento dalle registrazioni di Marley che avrebbero reso il disco l’album reggae più venduto di tutti i tempi.

beck
Beck – Sea Change: Originariamente pensato per essere un album prevalentemente acustico, fu condotto verso la sua successiva forma orchestrale ed eclettica dal produttore Nigel Godrich. Registrando live con l’aggiunta successiva di effetti, l’approccio di Godrich fu finalizzato a catturare l’energia di Beck e consentire precisione sonora.

pet
Beach Boys – Pet Sounds: In debito con la tecnica di produzione “Muro di Suono” messa a punto da Phil Spector, l’album fu schiavo di seducenti armonie multiple, strutture intricate e impossibili toni caldi. Nonostante l’apprezzamento per’ Wouldn’t It Be Nice’ e ‘God Only Knows’, l’album sceglie uno stile classico di composizione. La produzione di Brian Wilson assicurò che la sensazione generale del disco fosse tanto pura da spezzare il cuore.

druqs
Aphex Twin – Drukqs: Per questo lavoro del 2001 che conteneva in una maratona su due CD ben trenta tracce, Aphex adoperò pienamente i vantaggi di cui gode chi è produttore di se stesso. Dettato da un pensiero proiettato verso il futuro e in debito con le nuove tecnologie, è un disco che sposa la scrittura innovativa e lo stile di registrazione del musicista in modo che dipendano completamente l’uno dall’altro. ‘Drukqs’ affidò il suo sound al modo in cui il suo suono veniva presentato come rumore distorto.

Grazie per averci letti fino a qui!

Gli album meglio prodotti della storia – Parte 1Parte 2 – Parte 3

Questo articolo è stato liberamente adattato da 25 Albums With The Most Incredible Production, inizialmente apparso su NME

2 commenti su “I venticinque album meglio prodotti della storia. Una lista ragionata – 4”

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