New York Blue, l’album con cui la celebre vocalist Valerie Joyce ha esordito nel 2006 nel catalogo della prestigiosa label americana Chesky Records, comprende un meraviglioso programma di grandi classici del jazz, intramontabili standard e brani pop, che mettono in risalto il caratteristico timbro roco e le infinite sfumature espressive della Joyce.

La Joyce ha descritto le sessioni di registrazione di New York Blue – primo disco da lei registrato nella Grande Mela – come «semplicemente incredibili. Sono rimasta invincibilmente affascinata dai capolavori dei grandi cantautori classici. Aver avuto la possibilità di registrare questi brani con una band formata da musicisti di straordinario talento e di presentare su disco alcuni miei brani originali è stata un’esperienza davvero magica, che non dimenticherò mai». Gli appassionati delle performance vocali jazz “magiche e indimenticabili” non devono assolutamente perdersi New York Blue, un disco che ha segnato in maniera indeleile la prima fase della carriera di Valerie Joyce.

Badando bene a evitare qualsiasi stereotipo dei più grandi vocalist jazz del passato, Valerie Joyce ha saputo sviluppare un timbro vocale meravigliosamente idiomatico, ricco di colori ed estremamente espressivo. Con il suo stile coinvolgente e intriso di una affascinante vulnerabilità, Valerie Joyce ci offre in questo imperdibile album una serie di brani intramontabili, di canzoni moderne destinate a diventare nel giro di breve tempo standard e di pezzi di sua composizione, tutti accomunati da una grande intensità emotiva. Facendo leva sulla sua spiccata capacità espressiva e su un non comune talento nell’esaltare i contenuti dei testi, Valerie Joyce riesce a offrire ai suoi fan interpretazioni di grande fascino, che mettono in risalto lati del tutto inediti anche di brani molto conosciuti, facendoli sembrare quasi come se fossero del tutto nuovi. Queste caratteristiche trovano piena espressione nei bellissimi album che la Joyce ha fatto pubblicare dalla Chesky Records, una delle etichette audiophile più famose del mondo. Questi dischi hanno segnato la piena maturazione di questa grande vocalist residente a Seattle, ma nata e cresciuta in Giappone da madre nipponica e padre americano.

«Valerie Joyce iniziò a studiare musica giovanissima, prendendo lezioni di solfeggio e di pianoforte classico; in seguito proseguì la sua formazione musicale laureandosi in un college degli Stati Uniti, paese in cui risiede dal 1991. Nel 2002 ha registrato il suo primo album, Reverie, seguito l’anno dopo da un ambizioso progetto world-jazz ancora da pubblicare, che ha visto al suo fianco il pianista Michael Wolff e altri musicisti di grande talento, e nel 2004 da ben due acclamati dischi pubblicati dalla Chesky Records: New York Blue, con il pianista Andy Ezrin, e The Look of Love – The Music of Burt Bacharach con il pianista David Hazeltine» (Peter Monaghan).

«Era dagli ormai tempi di Blue Light ’Til Dawn di Cassandra Wilson che una vocalist jazz non lancia un incantesimo così affascinante come ha fatto Valerie Joyce con New York Blue» (Bill Milkowski).

Valerie Joyce, voce

Andy Ezrin, pianoforte

Lawrence Feldman, sax contralto e sax tenore

Eugene Jackson, batteria

Jon Hebert, basso acustico

Tim Lefebvre, basso acustico

Titoli

It Never Entered My Mind

Blue In Green

Baby Can I Hold You

Fever

Oasis

Every Time We Say Goodbye

Moon And Sand

Little Wing

Weaver Of Dreams

It’s Easy To Remember

Darn That Dream

I Fall In Love Too Easily

Golden Slumbers