FEZZ AUDIO α LUPI UN ASCOLTO SORPRENDENTE – Nonsoloaudiofili

 

Queste poche righe che vi riporto sono state scritte da Alfredo di Pietro in occasione della visita alla nostra showroom quest’estate… Ve le riporto pari pari per farvi assaporare quali emozioni abbia suscitato al primo ascolto il “nostro” FEZZ Audio Alfa Lupi!

Seguira’ la prova completa, con tutte le misure e un ascolto accurato… addirittura a puntate!

Ears modificato

FEZZ AUDIO α LUPI UN ASCOLTO SORPRENDENTE

La Catena

 

Amplificatore integrato valvolare Fezz Audio α Lupi
Sorgente digitale Orpheus Lab Absolute Mediaserver
Diffusori Cantico CX8 Monitor
Condizionatore di rete GigaWatt PC-3 EVO+ (con installato il DC Blocker per l’eliminazione della corrente continua)
Cavo di alimentazione GigaWatt LS-1 MK3+
Cavo di alimentazione (sull’amplificatore) Hms – Energia Suprema

Non in ascolto:
Amplificatore integrato stereo ibrido Audio Exklusiv P 112
Giradischi Nottingham Analogue Studio’s Ace Spacedeck
Preamplificatore Phono due telai Audio Exklusiv P 0.2 + PSU 0.2
Cavo di alimentazione (sul Mediaserver) GigaWatt LC-3 MK3+
Cavo di segnale HMS Armonia
Cavi di potenza HMS Armonia

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Questa volta sarò breve, anche perché questo α Lupi verrà rivoltato come un calzino nella mia sala di misure e ascolto. Qualche indicazione in questa sede è comunque giusto darla. Germano mi mette subito in guardia definendolo “poco valvolare” in risposta a una mia precisa domanda sul come suona. Ascoltandolo, dopo un po’ mi sono accorto che il termine di “poco” era in realtà si sottrattivo, ma di quelli che sono tipicamente considerati come i difetti dei valvolari, “in primis” lo scarso controllo in gamma bassa, quel suono gonfio che spesso va a sporcare le altre gamme. Dopo quest’affermazione un po’ “tranchant”, l’amico Germano dettaglia meglio le sue impressioni: “se abbiamo in mente il suono dei classici amplificatori a tubi, un po’ molli e lenti, è bene tener presente che i Fezz non lo sono affatto. Queste sono in linea di massima le mie considerazioni, con delle variazioni che si presentano, ovviamente, nei vari modelli a seconda delle valvole impiegate. Denominatore comune di tutti direi che è proprio questa bella velocità, dinamica, finezza di grana, che spesso emerge in qualsiasi abbinamento. Il suono è sempre piacevole ma non diventa mai melenso o pesante. Sono queste le qualità che mi hanno convinto a prenderli in considerazione. Del resto, c’è da dire che queste macchine si giocano molto bene l’opportunità che hanno di usare dei trasformatori d’uscita spettacolari. Si tratta di un elemento di fondamentale importanza, tuttavia spesso trascurato e, purtroppo, piuttosto costoso se di buona qualità. Se si vuole produrre un valvolare a basso costo, la prima cosa su cui tagliare è proprio il trasformatore d’uscita, dato che il costo delle valvole è più o meno sempre uguale.

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Se le compri in Cina costano un po’ meno, se le acquisti dalla Russia un po’ di più. Alla Fezz hanno l’enorme vantaggio di essere prima di tutto costruttori di trasformatori, in secondo luogo lo sono di toroidali, che intrinsecamente costano meno dei modelli a lamierini poiché la costruzione può essere fatta (e bene) a macchina. Si possono così ottenere dei dispositivi che costano poco ma elettricamente sono la fine del mondo. Per rendercene conto basta vedere i dati dichiarati di banda passante, per esempio. Inoltre, la resistenza parassita dell’avvolgimento di un toroidale è molto più bassa, a parità d’induttanza, di uno a lamierini. Questo si traduce anche in una miglior capacità di pilotaggio. Si ottengono così tutta una serie di vantaggi che consentono delle buone prestazioni strumentali a fronte di una grande semplicità del circuito. Se invece adopero un trasformatore d’uscita scarso, con una banda passante stretta e una distorsione non proprio contenuta, sono poi costretto a usare parecchia controreazione per ottenere delle prestazioni accettabili, anche se poi l’ampli suona come suona. Lo schema tipico degli integrati Push-Pull Fezz Audio è costituito da una valvola preamplificatrice, una sfasatrice/driver e due finali di potenza. Fatto sta che gli stessi trasformatori d’uscita che trovi sui Fezz da duemila euro, li ritrovi in amplificatori blasonati che costano quattro volte tanto” mi confessa Germano Ricci.
Nella mia prima presa di contatto con il suono di questo integrato, non c’è davvero altro da aggiungere a queste parole se non la notevole capacità di pilotaggio di quei dieci Watt, che hanno mosso a dovere le membrane di un diffusore non proprio sensibilissimo (89,404dB/2,83V/1m) come il Cantico CX8 Monitor.

Ah, dimenticavo… indovinate cos’è entrato nel mio valigione? Ma un bell’esemplare di α Lupi nuovo di zecca, ovviamente!

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